
Una collezione di ritratti di personaggi famosi o sconosciuti, tutti sdraiati, tutti obbligati in una posizione bloccata e limitata dai confini di un cuscino. Si tratta soprattutto di Chef, ma non solo, ci sono produttori, imprenditori,contadini, scrittori, giornalisti, musicisti ed anche bambini. Per tutti la sola azione di sdraiarsi costringe alla momentanea resa. Ci si lascia andare, si fa cadere la maschera e per un attimo semplicemente si è se stessi. Sdraiarsi implica cambiare prospettiva, si passa dal guardare ciò che rientra nel nostro campo visivo, a ciò che sta in alto, il respiro si allarga, le membra si distendono e si è pronti a sognare. Per questo i cuscini sui quali si poggia la testa e si abbandona il cuore, sono pieni di sogni. Nuove storie, nuove epoche, nuovi amori nascono dal coraggio di immaginare quello che prima non c’era. Senza sogni grandi, impossibili, arditi, non c’è cambiamento, non c’è rivoluzione.
Al momento si contano circa 120 soggetti, ma il progetto non ha ancora messo il il suo punto finale.
I sogni arditi sono il presupposto del risveglio
C’è chi i suoi sogni se li ricorda benissimo e chi deve scavare per ricordarseli, c’è chi si è buttato sul cuscino immediatamente e chi si è buttato a terra. C’è chi ha rischiato di addormentarsi e chi si rigirava inquieto. Grazie a tutti voi che avete voluto sognare con me.
