Il viaggio di Pippuzzo

Published   /  Permalink

Pippuzzo se ne è stato buono buono per mesi nel cassettone sotto il letto, poi nelle ultime settimane ha cominciato ad agitarsi. Piccoli saltelli e lievi vibrazioni, niente di più, ma d'altra parte per una scimmietta imbottita moversi è una rivoluzione ed un po' anche una magia. Lui ha un'anima morbida e occhi ricamati. Niente di tossico, nessuna parte pericolosa, perfettamente adatto all'abbraccio di un un bambino. Pippuzzo non sa se gli spetterà un bambino o una bambina, se avrà un futuro a cavalcioni di un cammion di plastica gialla o se sarà vestito con imbarazzanti vestitini rosa. Non gli importa. non sa neanche se sarà chiamato Pippuzzo, Pippi, Pipu, Uzzo o peggio Puzzo. Ma non gli importa, sa che ora deve andare. Allora ha perso il treno una mattina che non c'era ancora l'alba e ha puntato verso il mare. Tutti abbiamo una missione. La sua è quella di stare accanto a quel bambino, farsi strapazzare di bacetti, sporcarsi di latte e marmellata, soprattutto togliergli la paura nel buio della notte e correre giù con lui dalla collina dei sogni.

Ecco Pippuzzo! Non ci sono missioni impossibili per una scimmietta imbottita e ben determinata.