Il coraggio di andare.
Non sempre quando si parte si può sapere per dove. Aspettiamo mesi, spesso anni, che ci si chiarisca la meta per giustificarci lo spavento del viaggio. Come se ad avere le tappe prestabilite ed il sentiero segnato sulla mappa potessimo essere al riparo dal Caso. Come se a conoscere la meta si potesse ridurre il rischio del partire. Oggi sono qui, domani sono li, il più in fretta possibile così che ci si possa sentire al riparo. Invece ogni tanto occorre rischiare di stare tra due porti, in mare aperto a godere dell'immensità del mare senza luci all'orizzonte. Ecco, tutto questo per dire che mio marito lascia il San Quintino Resort e noi siamo di nuovo in partenza per dove chissà. E' la prima volta da quando ho finito il liceo che la scelta non dipende direttamente da me. Essere in squadra è una nuova dimensione ed ha le sue regole ma soprattutto i suoi vantaggi. Siamo in mezzo al mare ma siamo in due. Lui ha braccia forti ed io so leggere la bussola. Dunque quest'estate lasceremo la collina di Busca, i cavalli, il verde, le montagne così vicine e tanti amici nuovi e vecchi che sicuramente ci mancheranno. Qui è stato un buon momento per noi, pieno di creatività, di crescite, di sfide, di bellezza. Ma è arrivato il momento del coraggio. Il coraggio e la fiducia di smontare tutto un'altra volta e cercare di essere pienamente noi stessi. Il coraggio di credere ai nostri sogni. Che se non ci crediamo noi, chi lo farà al posto nostro?