Sul cuscino
(Ritratti sdraiati)
Tutti sdraiati, tutti obbligati ad una posizione bloccata e limitata dai confini di un cuscino (reale o immaginario). In uno spazio cosi piccolo ed assoluto emerge con forza la sintesi di una persona, non c’è ambiente a confondere l’indagine del personaggio: solo il suo volto ed un cuscino. Lo spazio così ridotto diventa denso di significato e quella parte di tessuto diventa espressione del tutto. In ugual modo la posizione -sempre la stessa- riprendo dall’alto la persona sdraiata, implica una resa del soggetto. Non ci può essere un “buon ritratto” senza un arrendersi, senza quel accondiscendere del soggetto a lasciarsi andare, a far cadere la maschera e semplicemente essere: con le spalle a terra non si può che essere se stessi.
Tutto il progetto lo trovate su www.sulcuscino.com